Su richiesta di Aldo Busi, che lo ha molto apprezzato, diamo evidenza al commento del lettore Marco Manconi al post: “Di pelo in pelo – Aldo Busi intervistato su “Il Fatto Quotidiano””
Se persino Letta parrà rivoluzionario, Busi lo è di sicuro, eppure per lo stesso identico motivo, perché da noi è ormai rivoluzionario qualsiasi gesto normale, ragionevole. Ciò di cui parla Busi, le sue denunce e posizioni pubbliche, sono ovvie, e sarebbero normali se il nostro non fosse un Paese ormai talmente corrotto e vigliacco e ottuso, da parere quelle chissà che lampi straordinari di genio, e lì relegarle. Non è un fatto di intelligenza, fermo restando che Busi è la mente che è, ma di coraggio punto e basta, e lo sanno tutti, anche quelli che andranno a ritirarsi lo Strega, “trasgressivi di concetto” compresi più funzionali degli altri. Resistere non serve a niente soprattutto se niente ti rientra. E mi dà quasi rabbia ogni volta leggere Busi perché rispetto all’Italia con la quale devo raffrontarlo è un marziano che tentano in ogni modo di disinnescare facendolo apparire eccentrico, eccessivo e ossessionato, basti vedere il trattamento che ha ricevuto nel programma “La guerra dei mondi”, ma quali mondi? Quale guerra? Magari! In mezzo all’insulso cicaleccio inframezzato dai dispettini sotto forma di querele che si scambiano ormai tutti come figurine, l’unico mondo lì era quello che Busi tentava di porre sotto i piedi degli altri, come sempre fa. E’ anche questa la cosa assurda, ridicola, il fatto che non si rendano conto come sia proprio lui ad apparire la persona più normale, intera, in mezzo ad una ormai sempre più evanescente commedia di pupi che hanno perso del tutto la testa.
Marco Manconi