Pubblichiamo una breve dichiarazione di Aldo Busi sulla sua partecipazione al premio Strega rilasciata dallo scrittore ad Affari Italiani.
Mercoledì 12 marzo [sic, ndr: intende "giugno"] si conoscerà la cinquina del premio Strega 2013: Casa Bellonci, a Roma, ospiterà infatti il “seggio elettorale” (la serata per la prima volta sarà trasmessa in diretta streaming da NTR 24 sul sito www.premiostrega.it). I 400 “Amici della domenica” si riuniscono per la prima votazione. Il seggio sarà presieduto da Alessandro Piperno, Premio Strega 2012, affiancato dal Presidente della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro. Al tradizionale corpo elettorale del premio si aggiungono 60 “lettori forti” selezionati grazie alle segnalazioni di 30 librerie indipendenti associate all’ALI (Associazione Librai Italiani), distribuite sull’intero territorio italiano. C’è curiosità per sapere se Aldo Busi, tra i 12 semi-finalisti di quest’anno, sarà presente alla serata, dopo che già non si è presentato alla presentazione dei candidati a Benevento, e dopo che in queste settimane ha spesso fatto discutere con le sue dichiarazioni sul premio letterario italiano più ambito e discusso. Ecco perché abbiamo chiesto direttamente all’autore di El especialista de Barcelona (Dalai) se mercoledì sarà a Roma, o se preferisce “tenere il segreto” fino all’ultimo sulla sua eventuale presenza. Lo scrittore di Montichiari ci ha risposto così:
“Con le mie interviste ho già fatto abbastanza pubblicità gratis a una marca di liquore che finora non mi ha inviato nemmeno una bottiglia tanto per gradire; ne avessi fatto un quinto alla Grappa del Viagrato o all’Amaro della Mallavata mi avrebbero già intestato un vigneto o inviato un bidet in lapislazzuli con rubinetteria d’oro e dildo di caucciù incorporato. Ricordo altresì… ma mi scuso subito se le mie informazioni fossero inesatte… che l’ufficio stampa della Baldini&CastoldiDalai, editore de El especialista de Barcelona, ha inviato ben 500 copie gratis a casa Bellonci, poiché, mentre fino a tre anni fa il comitato dello Strega pagava il 25% del prezzo di copertina, da allora, data la crisi che è bene ricada interamente su editori e autori, le copie sono totalmente in omaggio, quindi finora ho sborsato io, indirettamente, ben euro 1.400 e rotti in diritti d’autore per rendere più vivace un premio al cartaceo più raccomandato tra gli addetti ai lavori (lavori quali, di grazia?). Mi si dica chi ha fatto altrettanto, chi dei candidati si è esposto, ha intrattenuto, ha divertito, ha occupato spazi sulla stampa e on line, chi ha fatto parlare quanto me? Adesso si vuole anche sapere se mercoledì sarò a casa Bellonci, che non so nemmeno dove si situa una volta superato il raccordo anulare. Intanto la si smetta di pensare che io voglia o no sorprendere o abbia adottato la strategia dell’assenza da smentire. Qui le richieste di interviste arrivano da sempre a grappoli come le querele – e ora, ciliegina sulla torta, persino un appello di un Procuratore Generale Della Repubblica: nell’originale della notizia di reato tutto in maiuscole -, non avevo certo bisogno dei pomeriggi della nostrana Valpurga per dare una lustrata alla mia fama. Inoltre io non ho bisogno né di essere simpatico né di farlo, io simpatico lo sono proprio di carattere e pertanto mi devo rappresentare al mondo solo con l’unica cosa che conta anche per l’antipatico che l’avesse scritta: un’opera, possibilmente un capolavoro. Ennesimo, nel caso de El especialista de Barcelona. Tocca allo Strega inforcare il mio manico, se è abbastanza lesto, non viceversa. Buoni affari italiani a tutti, però meno sono italiani meglio è”.
Aldo Busi